Mondo

Guatemala, uno stop nell’interesse dei bimbi

Adozioni. Anche gli enti italiani presenti nel Paese minimizzano

di Benedetta Verrini

Un mese di sospensione delle adozioni internazionali: è quanto ha decretato il Guatemala per chiarire l?adottabilità di 2.300 minori e integrare la Convenzione dell?Aja nelle procedure adottive. In Italia, la Cai e gli unici due enti autorizzati attendono gli sviluppi e tranquillizzano le coppie: «È un passaggio fisiologico».

Si trova a un bivio importante l?adozione in Guatemala: dopo anni di pesanti difficoltà, con denunce di irregolarità e sospetti di traffico di minori causati da un sistema legislativo farraginoso e al di fuori della Convenzione dell?Aja, ora il Paese centroamericano sta voltando drasticamente pagina.

Ai primi di maggio le autorità locali hanno decretato la sospensione per un mese delle adozioni da parte di coppie straniere, con l?intento di verificare la regolarità delle procedure per almeno 2.300 bambini. Alla base del giro di vite sta proprio la ratifica della Convenzione dell?Aja, cui il Guatemala è arrivato nel dicembre 2007 grazie alla consulenza tecnico-legale dello stesso bureau permanente olandese che monitora l?applicazione del trattato nel mondo. Il rispetto dei nuovi standard internazionali ha imposto un rinnovamento della legislazione sui minori, la creazione di un?autorità centrale (il Consiglio nazionale delle adozioni, presso cui saranno registrati tutti gli orfanotrofi) e la sostanziale esclusione dalle procedure dei notai, figure esposte a una pesante corruzione (con questo canale il costo di un?adozione si aggira, infatti, tra i 28mila e i 30mila dollari). I sospetti di traffico riguardano principalmente gli Stati Uniti: solo nel 2006 il Guatemala è stato il secondo Paese di provenienza di minori adottati (pari a 4.135) per le coppie americane, superato solo dalla Cina.

Sul fronte italiano le adozioni sono state appena 95 dal 2000 ad oggi, curate da due congregazioni religiose operative nel Paese e autorizzate dalla Cai: le Religiose francescane di S. Antonio (4 adozioni in tutto) e le Missionarie Figlie di San Girolamo Emiliani. In Italia, insomma, entrano poco più di 10 bambini l?anno, con un?età media di quasi 5 anni.

Di fronte alla notizia della sospensione delle adozioni, entrambi gli enti hanno fatto sapere di essere in attesa degli sviluppi della situazione. Dalla Procura generale delle Missionarie Figlie di San Girolamo Emiliani – l?ente più attivo, presente nel Paese dal 1967 con 7 opere e che ha sempre svolto adozioni non per via notarile ma attraverso l?autorità giudiziaria – fanno sapere di aver sospeso la presa di nuovi incarichi da parte delle coppie fino a quando non sarà esaurita la lista d?attesa. Il mese di sospensione, rispetto ai grandi passi che il Guatemala sta facendo verso regolarità e trasparenza, pare dunque una transizione fisiologica. La Commissione adozioni italiana sta monitorando la situazione, ed è pronta a dare assistenza alle due congregazioni nel caso il Guatemala richieda un rinnovo o un?integrazione della documentazione che ne certifica l?operatività.

Missionarie figlie di San Girolamo Emiliani – Lecco, tel. 0341.493251

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